L’ansia post-Covid è una condizione ormai sempre più diffusa, in particolar modo tra i più giovani, che hanno sofferto maggiormente le limitazioni imposte dalla pandemia.
Molte persone hanno sperimentato, a seguito della situazione pandemica, conseguenze inaspettate che vanno ad interferire con il tono dell’umore, generando stress, paura e isolamento. Più precisamente potrebbe essere definita come “ansia reattiva”, ovvero disturbo dell’umore che si identifica come risposta ad un evento traumatico.
Cos’è l’ansia post-Covid?
L’ansia post Covid è una condizione che appartiene soprattutto a coloro che sono stati colpiti direttamente dalla malattia o a persone che vivono una condizione di fragilità psicologica dovuta alla paura di ammalarsi, al timore di contagiare i propri cari o la convinzione di non ritrovare più il mondo che si conosceva prima. Pensiamo a quanto possa essere stato difficile per gli adolescenti trovarsi a vivere negli anni della pandemia, venuta ad interrompere una fase di piena scoperta della libertà personale, delle amicizie, dei primi amori, delle gite scolastiche.
L’ansia post Covid è stata studiata da team di esperti, quali infettivologici, cardiologi e neurologi, psichiatri e psicologi che hanno riportato conseguenze di COVID-19 a livello psichiatrico. È stato visto come le conseguenze sociali e relazionali del virus hanno generato ripercussioni a livello mentale e psicologico determinando nelle persone insonnia, depressione, ansia e disturbo post traumatico da stress.
Quali sono i sintomi dell’ansia post Covid
L’ansia post Covid si manifesta generalmente con sintomi quali disturbi intestinali, cefalea, tachicardia, dimagrimento, depressione, stress, aumento del consumo alcolico e disturbi del sonno.
In genere quello che il soggetto avverte è paura, perdita di libertà, che rende difficoltosa la gestione della quotidianità. Tali sintomi inevitabilmente possono sfociare nella comparsa di attacchi di panico, un prolungato stato di malumore, agorafobia (paura di trovarsi in situazioni da cui non sia possibile fuggire né ricevere aiuto in caso di pericolo) o claustrofobia (paura di spazi e luoghi chiusi, ristretti, angusti o molto affollati, da cui la fuga sarebbe difficile o impossibile).
In genere, i sintomi depressivi sono correlati anche ad una ridotta performance neuro-cognitiva: in particolare vengono ridotte le capacità di memoria, attenzione, di fluenza del linguaggio e di coordinamento psicomotorio.
È per questo motivo che in alcuni studenti adolescenti si è riscontrato:
- un peggioramento dei risultati scolastici,
- mancanza di concentrazione, attenzione e memoria,
- perdita di interesse e motivazione,
- paura, ansia e irritabilità,
- rischio maggiore di abbandono e dispersione scolastica.
Questi sintomi possono essere rilevati non solo negli adolescenti, ma anche negli adulti in relazione a difficoltà riportate in ambito relazionale, sociale, familiare e lavorativo.
L’importanza di una terapia mirata
È sicuramente importante che il soggetto mantenga una routine più possibile regolare, seguendo un’alimentazione corretta, adeguati orari di sonno, coltivando relazioni e conducendo una vita sociale con familiari e amici con lo scopo di mantenere fisico e mente sufficientemente attivi.
Può essere d’aiuto dedicare parte del tempo facendo qualcosa di piacevole, incanalando le proprie emozioni per ricaricarsi.
Ma quando ci si accorge che da soli non si riesce è vitale chiedere aiuto.
L’ansia post Covid è una condizione che può essere affrontata e trattata soprattutto chiedendo aiuto agli specialisti, che forniranno gli strumenti necessari per supportare l’umore e affrontare i momenti difficili.
Il primo passo per prendersi cura di sé è ammettere le proprie vulnerabilità, avendo il coraggio di chiedere aiuto e adottando strategie per gestire al meglio la sensazione di essere sopraffatti. Le terapie a disposizione, che siano farmacologiche e/o psicologiche scelte in maniera accurata e personalizzata, possono risultare particolarmente efficaci nella risoluzione di problemi d’ansia post-Covid.
Nella psicoterapia la persona può essere aiutata a approfondire le dinamiche sottostanti il malessere, il perché e il come quelle emozioni siano diventate bloccanti e disfunzionali alla sua vita. Lo psicoterapeuta può aiutare a scoprire le risorse e potenzialità di una persona anche quando questa è bloccata in quelle difficoltà che sembrano essere insormontabili. La psicoterapia ti offre l’opportunità di scoprire soluzioni dietro ai problemi.
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